Filippo Chiappi
L’Anpal Servizi, ex Italia Lavoro SpA, ha lanciato un progetto che prevede ben 1000 assunzioni per Tutor. Si tratta di un nuovo programma di formazione e lavoro Anpal, finalizzato all’inserimento presso scuole superiori e università di figure in grado di individuare sbocchi lavorativi per gli studenti. A dare l’annuncio è stato il Presidente dell’Anpal, Maurizio Del Conte, nel corso di una intervista. I bandi per il reclutamento partiranno nei prossimi mesi, sembra da aprile 2017. I candidati selezionati saranno formati dall’Agenzia stessa e assunti presso 5.400 istituti.
Il nuovo progetto Anpal prevede l’inserimento di un Tutor ogni cinque istituti, per un totale di mille risorse. Si tratta di una nuova figura professionale, che si occuperà di individuare opportunità di lavoro per gli studenti, mettendo in contatto il mondo della scuola con le imprese e gestendo le relative pratiche burocratiche.
Le assunzioni Anpal saranno rivolte a candidati in possesso di competenze specifiche nei settori dell’orientamento e della formazione. Le risorse saranno inserite in appositi percorsi formativi, per acquisire tutte le competenze e conoscenze necessarie per la posizione da coprire.
Così facendo l’Anpal vuole dare una spinta propulsiva finale al progetto con valenza quadriennale dell’alternanza scuola-lavoro, mettendo in campo la nuova figura del tutor scolastico. Una nuova figura pensata per migliorare, per l’appunto, i percorsi di alternanza scuola- lavoro, traslando il tutto da una fase progettuale – teorica, ad una fase di realizzazione. Si tratterà di persone esperte di politica attiva che avranno il compito di promuovere i servizi di outplacement sia nei licei che nelle università. Tutto ciò, perchè nel tempo, la scuola si è dimostrata priva di specialisti in grado di seguire gli studenti nel loro ingresso nel mondo lavorativo, tenuto conto che variegati istituti professionali e non, hanno centinaia di richieste di impiego inevase. Per superare tale impasse, alla luce anche della istituzione dell’apprendistato duale è nata l’iniziativa di tutoraggio dell’Anpal: un programma finanziato per i prossimi quattro anni da risorse europee, e che punta ad inserire mille “facilitatori” in 5400 istituti superiori ed in sessanta università. Misura che avrà il suo inizio a settembre con i primi 200 intermediari che entreranno nelle scuole.
L’attività di questi tutor scolastici/ordinamentali, partirà dai colloqui individuali per mettere in luce i talenti, le eccellenze, e le aspirazioni dei ragazzi. Ciò anche per far comprendere agli studenti le professioni presenti nel mercato del lavoro unitamente ai servizi offerti ed alle tipologie contrattuali. E’ lì che entrarerà in gioco il tutor. Dopo una prima fase di accoglienza ed acculturazione socio-professionale-lavoristica, l’intermediario ordinamentale diventerà un problem solver dell’alternanza. L’obiettivo è quello di facilitare il contatto ed il rapporto tra scuola ed azienda. Il tutor sarà una figura esperta, grazie ad una formazione specifica, e garantita da Anpal: conoscitore approfondito del mercato del lavoro, delle sue dinamiche, ma soprattutto molto sensibile e competente nel saper matchare domanda ed offerta di lavoro, domanda di lavoro delle aziende ed offerta conoscitiva-professionale e scheletrica scolastica delle scuole ed università. Inoltre, la figura del Tutor Anpal, sarà anche quella di tenere i contatti con le aziende e tutto il mondo imprenditoriale, predisporre, redigere tutte la parte burocratica inerente i tirocini curriculari o l’apprendistato duale con riferimento agli studenti impegnati nell’alternanza suola-lavoro. Ovviamente matchando sempre le necessità diverse di completamento formativo degli istituti tecnici, licei ed università rispetto al mondo produttivo-economico. Il grande obiettivo del tutor è riuscire ad inserire lo studente nel tessuto economico italiano, oltre a prevenire errori nelle scelte delle facoltà universitarie al termine degli studi di istruzione secondaria superiore. In definitiva, questa nuova figura del Tutor Anpal, sarà fondamentale per tramutare l’esperienza negativa dell’alternanza scuola -lavoro in una dimensione operativa positiva, dove la flessibilità e l’empatia saranno le armi che consentiranno al tutor stesso di aiutare in modo concerto il giovane studente nell’ingresso occupazionale.