Da molte settimane imperversano sul web (sotto la spinta di Adapt che, per prima, ha sollevato il tema) le denunce sugli incredibili annunci presenti sul portale di Garanzia Giovani.
Vengono offerte posizioni lavorative di muratore, barista, banconista, cassiere e simili, con contratto di tirocinio; oppure, in altri casi, viene richiesta esperienza pluriennale ma, anche qui, il contratto proposto è il tirocinio.
Lo stesso fenomeno è emerso nel servizio mandato in onda lunedì 4 maggio da Piazza Pulita, dove abbiamo visto le bacheche dei centri pubblici per l’impiego affollate di analoghe proposte.
Bisogna dirlo chiaro e forte: è uno scandalo, ed è altrettanto scandaloso che le strutture pubbliche si prestino a questo abuso di massa.
Il tirocinio non è uno dei tanti contratti flessibili che si possono offrire ai giovani; è un’esperienza di tipo formativo che si caratterizza proprio per la sua differenza con il lavoro “standard”.
Il tirocinante può svolgere attività lavorativa, ma deve farlo dentro un percorso che abbia come momento centrale una fase di primo contatto con il mondo del lavoro: è “anche” lavoro, ma soprattutto apprendimento e conoscenza del mondo del lavoro.
È pensabile che questo schema possa essere utilizzato per fare il muratore, o che una persona che 10 anni di esperienza abbia ancora bisogno del tirocinio?
No, non è pensabile, la verità è che il tirocinio per questi rapporti maschera solo la volontà di ridurre il costo del lavoro tramite un abuso.
Questo abuso crea un danno enorme al mercato del lavoro; le imprese competono in maniera diseguale, i giovani vengono sfruttati, mancano le garanzie minime di tipo economico e normativo, e si crea un clima negativo che travolge anche le tipologie di contratti flessibili usate in maniera corretta e regolare.
Farebbero bene i curatori di Garanzia Giovani – a partire dal Ministero – e i responsabili dei Centri per l’Impiego a rendersene conto, congelando subito tutte le proposte di tirocinio, ed elaborando delle linee guida minime per vagliarne la presentabilità.
Le prime di queste linee guida potrebbero essere le seguenti: il tirocinio non si può usare per fare il muratore, e il tirocinante non può e non deve avere esperienza pregressa.
Sarebbero concetti ovvi in un Paese moderno e in un mercato del lavoro degno di questo nome, ma evidentemente non lo sono; è bene quindi che qualcuno li ribadisca.