Posted by Andrea Morzenti
Pillole di #jobsact (per Landini, ma non solo):
1. #jobsact è insieme di provvedimenti giuslavoristici e economici. Acausalità, delega, stabilità, tutele crescenti, NASpI, ricollocazione
2. Acausalità è di marzo 2014. Stabilità (in particolare esonero contributivo) in vigore da 1 gennaio 2015. Tutele crescenti da 7 marzo 2015
3. Tutele crescenti non è nuova tipologia contrattuale ma nuovo regime di tutela in caso di licenziamento illegittimo
4. Con tutele crescenti non si introduce libero licenziamento. Giusta causa, giustificato motivo, licenziamenti collettivi, restano immutati
5a. Con tutele crescenti regola per licenziamento illegittimo diventa indennizzo economico certo e crescente con anzianità di servizio
5b. Reintegrazione sul posto di lavoro è prevista in ipotesi residuali ben specifiche di illegittimità grave. In particolare discriminatorio
6. Tutele crescenti prevede ipotesi di conciliazione standard, non obbligatoria, a seguito del licenziamento, per evitare ricorso giudiziale
7a. Con NASpI si aumenta durata ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria. Requisiti uguali per tutti i lavoratori
7b. Con contatto di ricollocazione si mette primo tassello di politica attiva, finalizzata alla ricollocazione di soggetti disoccupati.
Come propaganda non c’è male!
manca:
a) licenziamenti disciplinari cui non si dovrebbe applicare il principio di proporzionalità, alla faccia della civiltà giuridica!
b) che la NASpI cala continuativamente dal 3° mese, con importi decrescenti rispetto alle indennità attuali, e danni previdenziali rilevanti per i percettori (e di politiche attive sono piene le intenzioni, ma pratiche quasi zero!)
c) che non si sopprime alcuna tipologia precaria, si mantiene l’acausalità dei contratti a termine, e che conseguentemente si cannibalizza l’apprendistato
Ciao Claudio! Solo una nota; la proporzionalità si applica, la legge esclude che possa determinare la reintegra ma incide sulla validità del licenziamento. Saluti G