Ammortizzatori sociali, la riforma che non c’è

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Alessandro Rota Porta

Chi nutriva ancora qualche speranza di vedere finalmente un provvedimento innovativo e al passo coi tempi rimarrà nuovamente deluso, leggendo il testo della bozza di decreto delegato in materia di sussidi contro la disoccupazione.
Se “riformare” significa cambiare i nomi agli istituti normativi che già conoscevamo allora, effettivamente, dobbiamo constatare che c’è stato un notevole passo in avanti: l’ASpI lascia il passo alla NASpI; l’indennità una tantum che la legge 92/2012 aveva previsto per i collaboratori a progetto diventa DIS-COLL …e poi avremo l’ASDI, una sorta di Mini-ASpI un pò modificata.
Il culmine lo ritroviamo nell’articolo 14 dello schema di decreto legislativo: “Alla NASpI si applicano le disposizioni in materia di ASpI in quanto compatibili”. Una tecnica legislativa che ci evoca infelici provvedimenti del recente passato.
Sarcasmo a parte – senza entrare nelle pieghe del provvedimento – se questo sarà il risultato finale, avremo l’ennesimo rimaneggiamento: leggeremo i correlati provvedimenti attuativi (previsti dal Dlgs), le conseguenti circolari di prassi…nel frattempo sarà passato almeno un altro anno…e non sarà cambiato praticamente nulla!

One comment

  1. lo dico da sempre, ora più che mai la conferma: Renzi peggior presidente del consiglio della storia della repubblica, io uno peggio di lui non lo ricordo

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