Il contratto a termine nei primi rinnovi contrattuali: il ccnl dell’edilizia

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Filippo Chiappi

Di recente con un unico verbale di accordo 1° luglio 2014 è stato rinnovato il c.c.n.l. 19 aprile 2010 dell’industria edile ed affini ed il c.c.n.l. 26 aprile 2010 delle cooperative di produzione e lavoro dell’edilizia e attività affini. Nella parte della successione di contratti a termine si prevede quanto segue:

“nell’ipotesi di successione di contratti a termine con lo stesso lavoratore, gli intervalli di tempo tra i due contratti sono ridotti a 5 giorni (contratti fino a 6 mesi) o a 10 giorni (contratti superiori a 6 mesi), laddove il secondo contratto è stipulato per:
– avvio di un nuovo cantiere o di una specifica fase lavorativa nel corso di un lavoro edile;
– proroga dei termini di un appalto;
– assunzione di giovani fino a 29 anni di età e di soggetti di età superiore a 45 anni, di cassaintegrati, di disoccupati e inoccupati da almeno 6 mesi;
– assunzione di donne, di qualsiasi età, prive di impiego retribuito da almeno 6 mesi residenti in aree geografiche con tasso di occupazione femminile inferiore almeno del 20% rispetto a quello maschile.
In buona sostanza, le disposizioni circa il cosiddetto “stop & go” non trovano applicazione in relazione alle ipotesi individuate dai contratti collettivi, anche aziendali, secondo il disposto, del più volte novellato, D.lgs n. 368/2001, art 5, comma 3.
Fattispecie che divengono delle residuali causali oggettive di ricorso, (al pari degli stagionali o di quelle sostitutive), necessarie nella loro indicazione puntuale e precisa, in tale nuova previsione ”collettiva” di settore, al fine di godere della sola riduzione degli intervalli di legge previsti per il rinnovo dei contratti a termine “diretti”. Sicuramente causali rigide, tangibili e meno aleatorie e quindi meno pericolose delle precedenti.
Si afferma in definitiva, come il contratto a termine non riesca a trovare una serena ed univoca disciplina normativa bensì una continua collocazione in strettoie o gallerie ove è umanamente difficile trovare una limpida luce.

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