Stefania Cordeddu
Nazionale
Al via dal 1 maggio il Piano Nazionale per garantire ai giovani tra i 19 e di 29 anni, disoccupati o Neet, un’offerta qualitativamente valida di lavoro, di proseguimento degli studi, di apprendistato, di tirocinio, e di altra misura di formazione o inserimento nel servizio civile. I Neet sono i giovani, né occupati, né studenti, né coinvolti in attività di formazione.
I giovani interessati hanno tempo fino al 31 dicembre 2015 per aderire all’iniziativa attraverso il sito web nazionale o i siti attivati dalle Regioni e collegati in rete tra loro.
Tramite questa adesione i giovani potranno scegliere la Regione in cui vogliono lavorare che può essere anche diversa da quella di residenza. La Regione scelta attiverà i Servizi dell’Impiego o le Agenzie private accreditate, che si occuperanno del giovane ed effettueranno la profilazione, la registrazione al programma e le fasi successive di orientamento. Durante la registrazione al programma le medesime dovranno verificare i requisiti di età e di condizione occupazionale.
In base al profilo e alle disponibilità territoriali, i giovani stipuleranno con gli operatori competenti un Patto di Servizio e entro i quattro mesi successivi riceveranno una o più opportunità tra:
• Inserimento al lavoro;
• Apprendistato;
• Tirocinio;
• Istruzione e Formazione;
• Autoimprenditorialità;
• Servizio civile.
L’allocazione delle risorse tra le diverse misure del programma è stabilita dalle singole Regioni, che definiscono anche le modalità organizzative e di attuazione degli interventi sul proprio territorio a partire da linee guida condivise a livello nazionale.
Cos’è il Piano Nazionale Garanzia Giovani?
• Il Piano Nazionale garanzia giovani approvato dal Governo Italiano in attuazione delle raccomandazione del Consiglio UE del 22/04/2013, ha una dotazione finanziaria di € 1.513 milioni. Utilizzando una facoltà prevista dal programma europeo, il Governo Italiano ha deciso di estendere la garanzia ai giovani fino a 29 anni.
• Il Piano si articola su due annualità, 2014 e 2015, riguarderà tutto il territorio nazionale ad eccezione della Provincia di Bolzano.
• Prevede inoltre, tramite intese, il coinvolgimento attivo del sistema imprenditoriale, in un ottica di comunicazione tra imprese e giovani. È la prima volta in Italia che si attiva un’azione sistematica per offrire ad una platea così ampia di giovani un ventaglio di opportunità che li aiutano a entrare nel mondo del lavoro. Accanto alle azioni di comunicazione ed orientamento rivolte ai giovani il Governo mira a coinvolgere nel Programma il mondo delle imprese, sollecitandone la responsabilità verso la disoccupazione giovanile e attraendo il loro interesse per le misure che le Regioni dispongono a favore di chi offre occupazione, apprendistato e così via.
• Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sta promovendo specifici protocolli di collaborazione con le principali associazioni imprenditoriali ed anche con alcune grandi imprese, finalizzati ad incrementare e rendere disponibili sulla piattaforma della Garanzia Giovani le offerte delle imprese.
• Il primo protocollo è stato siglato il 26 marzo tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, Confindustria e Finmeccanica. Il secondo è stato firmato il 22 aprile dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali con CIA e AGIA.
Riferimenti:Raccomandazione del Consiglio EU DEL 23/04/2013; Piano Italiano della Garanzia Giovani dicembre 2013; rapporto sullo stato di avanzamento, febbraio 2014; sito: http://www.garanziagiovani.gov.it.