Stefania Cordeddu
Il 6.12.2013 si è svolto il secondo incontro tra il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e le Associazioni Datoriali per illustrare il piano italiano di attuazione della Garanzia Giovani. Trattasi di un programma, più precisamente di un piano di sviluppo, per favorire l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. Il piano Italiano, in coerenza con la raccomandazione sulla “Youth Guarantee”, è stato realizzato grazie all’azione della Struttura di Missione istituita presso il Ministero del Lavoro. Le azioni previste dal Piano verranno realizzate a partire dal 2014, a valere sulle risorse derivanti dai fondi europei e dal confinanziamento nazionale, pari a 1,5 miliardi di euro per il biennio 2014-2015.
Ma in concreto cosa porterà il nuovo anno per i nostri giovani disoccupati?
Per meglio risponde al quesito analizziamo il piano di attuazione italiano della Garanzia per i Giovani. Con la raccomandazione del 22.04.2013 il Consiglio dell’Unione Europea invita gli Stati a garantire ai giovani con meno di 25 anni un’offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, di apprendistato o di tirocinio o altra misura di formazione entro quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema di istruzione formale. La natura dell’iniziativa è essenzialmente preventiva.
Il governo Italiano quali iniziative ha attuato?
Con il D.Lgs. n. 181/2000 si prevedeva nei confronti dei giovani una garanzia di offerta, entro quattro mesi dall’inizio dello stato di disoccupazione, di una proposta di adesione ad iniziative di inserimento lavorativo o di formazione o riqualificazione professionale, questo limitatamente ai giovani che si registrano presso i servizi competenti. Non è invece legiferata la componente di garanzia destinata ai giovani, in uscita dal sistema d’istruzione formale, che non si iscrivono ai servizi dell’impiego. La legislazione, comunque, si è limitata a fissare i livelli essenziali delle prestazioni solo per alcune categorie di beneficiari, mancando così di piena effettività. Manca, inoltre, un sistema omogeneo ed organico in grado di monitorare i servizi erogati e consentire la valutazione dell’efficacia degli stessi.
Per quanto riguarda gli interventi in favore dell’occupazione giovanile, il Governo ha già attuato alcune misure nell’ambito del Decreto Legge n. 76/2013, introducendo un incentivo per l’assunzione dei lavoratori giovani, età 18-29, con contratto a tempo indeterminato. Il medesimo decreto, inoltre, prevede misure di semplificazione per l’apprendistato ed il finanziamento di un piano per l’incentivazione di tirocini e di misure per l’auto impiego e auto imprenditorialità nel Mezzogiorno.
Con il Decreto Legge n. 104/2013:
• sono stati introdotti strumenti per il rafforzamento delle attività di orientamento presso il sistema di istruzione nelle scuole medie inferiori e superiori, che viene potenziato per sostenere gli studenti nell’elaborazione di progetti formativi e/o professionali adeguati alle proprie capacità e aspettative.
• È stata rafforzata l’alternanza scuola – lavoro nelle scuole secondarie superiori.
• È stato definito un programma per favorire l’alternanza università e/o istruzione terziaria equivalente.
• È stato implementato il sistema di alternanza scuola – lavoro, tramite il rafforzamento delle attività di stage, di tirocinio e di didattica in laboratorio.
• È stato semplificato il contratto di apprendistato professionalizzante.
Allo scopo di rendere effettiva tale Garanzia, il piano attuativo si prefigge di fornire a tutti i giovani la possibilità di fruire di un sistema di informazione ed orientamento, mediante sia sistemi a distanza ed automatizzati, sia una rete di servizi individualizzati e accessibili.
Le misure previste sono:
• azioni di informazione, orientamento e supporto a carattere universale
• azioni da svolgere presso i centri di contatto propedeutiche all’offerta di servizi specialistici
• percorsi / dispositivi da proporre dopo la stipula del Patto di Servizio o della definizione del Progetto professionale / lavorativo.
Le offerte di lavoro verranno proposte dalle strutture coinvolte nella rete pubblica e privata già operante ed attraverso il portale clic lavoro e i suoi nodi regionali e saranno eventualmente accompagnate da un bonus occupazionale per le imprese.
Con riferimento all’Apprendistato risulta di particolare interesse l’inserimenti dei soggetti più giovani in percorsi di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, apprendistato di primo livello. Il presente piano, prevede che l’agevolazione dell’apprendistato di primo livello sarà più elevata rispetto a quella delle altre tipologie, per cercare di compensare la maggiore difficoltà incontrata nella pratica da questo strumento. Per le altre forme di apprendistato prevede la possibilità di fornire incentivi economici che si sommino ai vantaggi contributivi, razionalizzando e omogeneizzando le iniziative regionali e nazionali.
Altro obbiettivo del programma attuativo in esame è l’implementazione dei tirocini come prima modalità di ingresso nel mondo del lavoro, in una situazione in cui l’offerta di lavoro dei giovani è maggiore della domanda. A tale proposito il D.L. 76/2013 ha previsto lo stanziamento di 168 milioni di euro nel triennio 2013 ÷ 2015 per il finanziamento di borse di tirocinio formativo.
Potranno, infine, essere sviluppati e finanziati progetti finalizzati ad incentivare la mobilità transnazionale. Così i giovani disponibili ad una esperienza lavorativa all’estero ricevono un incentivo finalizzato a compensare in parte le spese di trasferta.
In conclusione il medesimo programma precisa che la Garanzia per i Giovani è una sfida che necessita di una strategia unitaria, fortemente condivisa tra Stato, Regione, altri soggetti pubblici e privati.