Se un PM sequestra gli ombrelloni a Ferragosto. Italian decadence, atto secondo

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A ridosso di Ferragosto, un Pubblico Ministero del litorale laziale decide un blitz degno di una retata antimafia.

Partono a sirene spiegate decine di volanti alla volta di Terracina, popolosa cittadina “schiacciata” tra le più note località balneari del Lazio, per mettere i sigilli a tutti gli stabilimenti “comunali” (che tali non sono, in quanto sono gestiti da privati, ma sulla base di un affidamento pubblico), frequentati in grande maggioranza da famiglie con bambini.

I bagnanti arrivano in spiaggia e, di fronte all’amara sorpresa, iniziano le congetture sulle ragioni del blitz: si sparge la voce di un’azione contro la criminalità organizzata, poi si capisce che il problema è molto meno grave, si tratta di presunte irregolarità formali della gara con cui sono state affidate ai privati le concessioni (questione di metri occupabili dai gestori, ballano poche decine di metri quadrati, non migliaia).

In poco tempo, gruppi di bagnanti inferociti bloccano la strada, rivendicando il proprio diritto di usare gli ombrelloni da loro profumatamente pagati: altri vanno oltre, violano i sigilli, nonostante un cartello spieghi in maniera chiara che non si può, aprono l’ombrellone, spalmano la crema sui figli e vanno avanti come nulla fosse.

Tutto si chiude alle 16 quando il PM cambia il provvedimento di sequestro, confermandone la vigenza ma consentendo l’utilizzo degli stabilimenti da parte dei bagnanti (di fatto, una revoca).

La storia spiega in maniera imbarazzante le ragioni del declino verso cui stiamo precipitando a velocità supersonica, per tanti motivi:

– un PM che sequestra a ferragosto migliaia di ombrelloni per una questione di 10 metri, salvo poi ripensarci nel giro di poche ore, dimostra di non avere alcuna considerazione del mondo che lo circonda, e di essere totalmente sprovvisto di buon senso e misura.
Qualcuno prima o poi gli chiederà a cosa serviva il sequestro (durato solo poche ore) e per quale motivo non ha potuto aspettare il 30 di agosto per un’azione del genere?

– i bagnanti che hanno bloccato le strade erano, in grande maggioranza, persone che non avevano mai fatto una manifestazione nella loro vita. Persone che in questi ultimi 20 anni hanno sopportato stoicamente tutto, gli scandali della politica, lo sfascio dei servizi pubblici, la crisi della moralità e dell’etica pubblica, la sanità da terzo mondo, nulla li aveva smossi dal loro torpore. Ma sono scattati come un sol uomo quando sono stati toccati su un interesse privato, piccolo ma molto personale, fino a bloccare le strade della città.
La sindrome NIMBY non é più una patologia, ma rappresenta la normalità democratica in Italia.

– le persone che, noncuranti dei sigilli, hanno aperto l’ombrellone, motivando il gesto con l’ingiustizia del sequestro, dimostrano che il concetto di legalità resta totalmente estraneo alla cultura comune. La legge non va rispettata, se non ci piace.
Il povero Socrate poteva bere un Gatorade, invece di sacrificarsi per nulla.

– i turisti stranieri che hanno assistito a tutto questo erano a bocca aperta.
Quando torneranno a casa, non mancheranno di raccontare per filo e per segno quello che hanno visto: l’ennesima puntata del film, terribile e inaccettabile, intitolato “Italian decadence”.

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