“Io ho terrore che mettano risorse nei centri per l’impiego, perché sarebbero
soldi sprecati”. L’ha detto ai microfoni di Salvadanaio Giampiero Falasca
, giuslavorista ed esperto per Il Sole 24 Ore, riferendosi al “pacchetto
lavoro” del Governo. “Il problema oggi non è che non ci sono risorse. I centri
per l’impiego in questi anni sono stati inondati di risorse comunitarie, di
formazione, di investimenti strutturali. Ma è un sistema che è centrato su cento
province, ognuna con qualche ufficio, e quindi sulle strutture pubbliche, mentre
fuori c’è un mondo fatto di oltre 2mila sportelli di agenzia private, che lo
fanno per profitto, e che viene totalmente ignorato dalla rete dei servizi per
l’impiego”, ha proseguito Falasca. “La prima cosa da fare secondo me sarebbe
cambiare modello: passare da un modello ‘pubblicocentrico’ ad un modello
integrato ‘pubblico-privato’. In Germania Shroeder lo fece nel 2003 e succede in
tutta Europa: i privati prendono un premio se collocano le fasce svantaggiate,
hanno gli incentivi se fanno azioni di collocamento mirato. Sono strumenti del
sistema. Il servizio è pubblico, ma il soggetto che lo eroga può essere pubblico
o privato. Noi invece siamo ancorati ad una visione molto vecchia, molto
datata”, ha concluso.
