Lavoro e Impresa è in grado di pubblicare una bozza del decreto legge sul lavoro approvato stamattina il Governo (clicca QUI per il testo).
La bozza desta inquietudine e sconcerto agli occhi degli operatori e degli esperti.
E’ in arrivo l’ennesima paccottaglia di norme (oltre 100 commi!!) che ritagliano, ricuciono, limano, aggiustano, le decine e decine di norme che avevano fatto la stessa cosa un anno fa.
Il risultato che queste norme produrranno è facile da prevedere: aumenterà ancora la complessità del sistema, sarà confermata l’impossibilità di stabilizzare le norme e non saranno risolti i nodi problematici che frenano il mercato del lavoro.
L’apprendistato è troppo complesso? E il DL prevede una procedura (complicatissima) di “semplificazione”, che riaprirà il lungo film di accordi, intese, regolazioni regionali, e così via, che non porta mai ad avere una disciplina facile da applicare.
Il contratto a termine crea contenzioso? E il DL fa finta di niente, limitandosi a un piccolo e inutile maquillage della cervellotica acausalità introdotta dalla legge 92 (cui si aggiunge anche l’ennesimo aumento del costo del lavoro!).
Le regole sono troppo complesse? E il DL ne cambia, aggiusta, complica e modifica tantissime.
C’è poi il capitolo incentivi.
Viene calato dall’alto un incentivo per l’assunzione dei giovani che trascura del tutto gli strumenti esistenti e che, senza una strategia complessiva, servirà solo a premiare i furbi.
E si getta fumo negli occhi con una cabina di regia sulla Youth Garantuee che si risolve nell’ennesimo, inutile comitato.
Speriamo che dal Consiglio dei Ministri esca un testo diverso da questo.
Buona lettura….