I messaggi inascoltati del fioraio di Ercolano

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Si può morire di burocrazia? La vicenda di Ercolano ci fa rispondere in maniera affermativa. Un fioraio cerca in tutti i modi di ottenere l’autorizzazione per un piccolo parcheggio davanti al proprio negozio. Quando scopre l’ennesimo intoppo alla sua richiesta, decidere di mettere in piedi una protesta clamorosa, lanciandosi dal balcone del Comune. Ora, non conosciamo tutti i contorni della vicenda, e siamo certi che ci saranno decine di buone ragioni a sostegno delle ragioni di chi ha negato il permesso.
Ma non possiamo nasconderci dietro a un dito: il sistema produttivo oggi è soffocato da un eccesso di burocrazia, che genera in tutti gli operatori economici la sensazione di essere dei burattini in mano all’amministrazione.
Questo problema esiste in tutti i settori nei quali si dispiega l’attività di impresa, dal fisco fino al lavoro, e frena in maniera importante l’ambizione delle aziende di fare investimenti e innovazione, soprattutto in periodi di crisi come quello che stiamo vivendo.
Semplificare significa anche ridurre il potere che può esercitare la burocrazia nei confronti dell’economia.
Il Governo sembra aver compreso il problema, tanto che sta per varare un piano importante di semplificazione.
C’è da sperare che saranno fatte scelte incisive, perchè si tratta di un passaggio fondamentale per lo sviluppo del paese.
Sul lavoro, le misure in cantiere sembrano ancora troppo timide: si parla di eliminazione della responsabilità solidale negli appalti, per i debiti fiscali, di allungamento della durata del DURC e di semplificazione degli obblighi di sicurezza per contratti brevi.
E’ un buon inizio ma non basta, una vera semplificazione passa anche attraverso tante altre misure: eliminare le norme (causali, ecc.) che fanno crescere i costi legali, togliere gli adempimenti che rallentano i processi di ingresso al lavoro, cancellare quelle misure che incentivano le aziende ad usare il lavoro sommerso e irregolare.
Siamo contenti che il Ministro Giovannini, tra una statistica e l’altra, si sia accorto dell’urgenza del tema; adesso auspichiamo che comprenda che sarebbe necessario qualcosa in più, per affrontare l’emergenza in maniera efficace. Altrimenti sarebbe un’altra occasione persa.

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