Posted by Da quando si è insediato, il Ministro Giovannini ha dato l’impressione di non aver ancora messo a punto uno strategia chiara di intervento.
L’unico punto fermo sembra il rifinanziamento della cassa in deroga, ormai diventato un mantra ripetuto ossessivamente da tutti.
Eppure ci sarebbe molto da discutere, ha senso prolungare l’agonia di imprese in stato prefallimentare? Siamo sicuri, inoltre, che non ci siano abusi (e ce ne sono, moltissimi)?
Oltre al consenso bulgaro e acritico sulla cassa, si naviga a vista.
Un giorno si dice che la legge Fornero è stata intempestiva, un altro giorno si dice che sta funzionando, ma subito dopo si invoca la semplificazione (antitesi massima della legge Fornero); si lanciano idee costosissimi e inattuabili (il patto generazionale), si invoca la “riforma dei servizi per l’impiego” come un eterno Godot che non arriva mai senza spiegare come farla. Poi si dice – giustamente – che va semplificato il contratto a termine, ma non si spiega come, e si passa all’apprendistato, restando sempre sul vago.
Facciamo una proposta, al Ministro Giovannini: decreti una moratoria delle dichiarazioni, si chiuda in una stanza con i suoi collaboratori, faccia un giro di ascolto con i sindacati, le associazioni imprenditoriali, ma anche categorie oggi poco ascoltate che invece potrebbero dare idee nuove (gli HR Manager, i professionisti), e alla fine definisca un piano coerente di obiettivi ed azioni.
La lista delle cose da fare, per chi vive il mercato del lavoro da dentro, non è difficile da individuare: cancellare la causale del contratto a termine, semplificare il lavoro, cancellando almeno 100 regole che impongono oneri burocratici, azzerare la disastrosa riforma del processo introdotta dalla legge 92/2012, coinvolgere di più le Agenzie per il lavoro nei servizi pubblici per l’impiego, azzerare lo sgangherato federalismo del Titolo V.
Senza pretendere di avere la verità assoluta, speriamo che il Ministro legga questa lista ma, soprattutto, capisca che è scaduto il tempo per navigare a vista.