Caro Ministro, l’eccessiva prudenza può soffocare il mercato del lavoro

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Il Ministro Giovannini oggi ha invitato ad usare grande cautela per le modifiche alla legge Fornero. Il ragionamento del Ministro non farebbe una piega, in una situazione normale: i posti di lavoro non si creano per legge (vero), e un sistema economico fatica a sopportare continui cambiamenti normativi (altrettanto vero).
Due affermazioni vere, calate nell’Italia di oggi, rischiano di creare disastri.
Perché il Ministro non tiene conto del fatto che la legge Fornero ha creato un clima soffocante intorno al lavoro flessibile e regolare, andando ad enfatizzare tutti i difetti che già caratterizzavano il nostro antiquato diritto del lavoro.
I posti di lavoro non si creano per legge, ma può accadere che una legislazione antiquata spinga le aziende verso il lavoro nero o grigio, o le induca a comportamenti ultra prudenti.
E non si può cambiare una legge all’anno, ma neanche si può decidere di diventare virtuosi proprio quando il sistema è al collasso normativo.
E allora, caro Ministro, prenda un po’ di coraggio, lasci per un momento gli amati numeri e si confronti con una realtà che, se facesse un giro dentro aziende che usano solo lavoro regolare, la stupirebbe: c’è un disperato bisogno di cambiare le regole, riportando il fenomeno del lavoro dentro un ambito di maggiore semplicità.
Fuori dalla gabbia di regole inutile che oggi creano occupazione, ma solo per alcune categorie: i consulenti del lavoro, gli avvocati e i magistrati.

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