Alessia Augelletta
Le novità più interessanti della settimana.
CIRCOLARI
Ministero del Lavoro: Il DURC può essere rilasciato a società di capitali i cui soci non versano i contributi personali
Il Ministero del Lavoro con Interpello n. 2 del 24 gennaio 2013 ha ritenuto che il DURC può essere rilasciato ad una società di capitali se la sua posizione contributiva è regolare, anche nel caso in cui siano riscontrate irregolarità nella posizione assicurativa dei singoli soci.
Il Ministero giustifica tale parere affermando che “le società di capitali, in quanto titolari di un proprio patrimonio del tutto autonomo e separato da quello dei soci, rispondono delle obbligazioni sociali nei limiti del proprio patrimonio. Ne deriva che sul patrimonio sociale non possono trovare soddisfazione i creditori personali del socio e, al contempo, i creditori sociali non possono escutere il patrimonio sociale dei soci”.
Tale parere privilegia l’aspetto giuridico rispetto alla finalità che la normativa si propone, cioè quella di garantire la concorrenza ed evitare che sul mercato operino aziende che evadono i contributi, siano essi relativi ai dipendenti o ai soci.
Scarica il testo: Ministero del Lavoro interpello n. 2 del 24-01-2013
Ministero del Lavoro: Spetta al datore di lavoro il pagamento dell’indennità di congedo per cure per invalidi
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha presentato istanza di interpello, chiedendo se l’indennità di congedo per cure riconosciuta in favore dei lavoratori mutilati ed invalidi civili debba essere posta a carico del datore di lavoro ovvero dell’INPS.
La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con Interpello n. 10 dell’08-03-2013 ha risposto che l’art. 7 D. Lgs. n. 119/2011, allorché afferma che l’indennità per congedo per cure va calcolata secondo il regime economico delle assenze per malattia, afferisce esclusivamente al meccanismo del computo dell’indennità, la quale deve essere sostenuta dal datore di lavoro e non dall’INPS, come del resto stabilito dall’art. 23 della legge delega n. 183/2010 che aveva espresso l’esigenza di non gravare di ulteriori oneri il bilancio pubblico.
Scarica il testo: Ministero del Lavoro Interpello n. 10 dell’8-03-2013
GIURISPRUDENZA
Cassazione n. 5963 dell’ 11-03-2013 : Nessun obbligo di formazione a carico del datore di lavoro per salvaguardare il posto di lavoro
La Corte di Cass., con sent. 5963 dell’11-03-2013, ha preso in considerazione il caso di un lavoratore addetto alla manutenzione di pullman che sosteneva di aver svolto saltuariamente le mansioni di autista, a suo dire contrattualmente equivalenti a quelle di manutentore, e di essere in possesso della patente K necessaria per la guida di tutti i veicoli in dotazione della società. Dopo il licenziamento riteneva di aver diritto al repêchage.
La Suprema Corte, nel negare tale diritto, ha affermato che l’obbligo di repêchage va riferito limitatamente alle attitudini ed alla formazione di cui il lavoratore è dotato al momento del licenziamento e non vi è obbligo del datore di lavoro di fornire al lavoratore un’ ulteriore o diversa formazione per salvaguardare il suo posto di lavoro.
Scarica il testo: Cass. n. 5963 dell’ 11-03-2013
Buona lettura a tutti!