Le imprese e i sindacati hanno firmato ieri sera a Palazzo Chigi l’accordo sulla produttività.
L’accordo farà crescere il peso della contrattazione aziendale con una delega sulla prestazione lavorativa, gli orari e l’organizzazione del lavoro ma anche con la possibilità che questa intercetti una quota degli aumenti derivanti dai rinnovi dei contratti nazionali da collegarsi a incrementi di produttività e redditività. Ulteriori punti dell’accordo sono il tema della partecipazione dei lavoratori all’impresa e l’utilizzo dei fondi interprofessionali per la ricollocazione dei lavoratori in Cig e in mobilità e la richiesta di una cornice normativa per favorire la solidarietà tra lavoratori anziani e giovani.
Al contratto collettivo è affidato il compito di tutelare il potere d’acquisto per i lavoratori garantendo la certezza dei trattamenti comuni. Entro il 31 dicembre andranno attuate le regole di rappresentanza contenute nell’accordo del 28 giugno 2011.
L’unico no all’accordo sulla produttività arriva da Cgil, che ha ritenuto taluni elementi del testo “non condivisibili”.